{"id":124,"date":"2014-09-02T15:08:37","date_gmt":"2014-09-02T15:08:37","guid":{"rendered":"https:\/\/betemps.eu\/?p=124"},"modified":"2019-07-11T22:29:28","modified_gmt":"2019-07-11T20:29:28","slug":"carnevale-sorreley","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/betemps.eu\/it\/carnevale-sorreley\/","title":{"rendered":"Il Carnevale di Sorreley"},"content":{"rendered":"
in Lo carnaval de Chouel\u00e8y,<\/em> Imp. Duc, 1995<\/p>\n Le origini del carnevale di Sorreley, come quelle della maggior parte delle manifestazioni carnevalesche tradizionali, si perdono nella notte dei tempi e purtroppo la documentazione \u00e8 carente. Residuo di feste antichissime, legate al ritorno della primavera e alla ripresa dei lavori agricoli, il carnevale \u00e8 sempre stato, nella migliore delle ipotesi, tollerato dalle autorit\u00e0 civili e religiose ed \u00e8 forse questa la spiegazione del fatto che, in Valle d\u2019Aosta, non si trovano praticamente documenti antichi che ne testimonino l\u2019origine e lo svolgimento. Per secoli, fino al IVe della nostra era, il carnevale \u00e8 coinciso con l\u2019inizio dell\u2019anno, quando la popolazione sentiva la necessit\u00e0 di esorcizzare, per eliminarli, tutti gli avvenimenti negativi dell\u2019anno passato e di determinare positivamente, per quanto possibile, gli avvenimenti dell\u2019anno incipiente.<\/p>\n Il carnevale di Sorreley \u00e8 uno dei carnevali della \u201cCombe Froide\u201d (valli del Gran San-Bernardo) dai quali si differenzia in alcuni particolari secondari. Le maschere principali sono:<\/p>\n Le ragazze in costume completano il gruppo e animano le danze. Altri personaggi (il diavolo, gli infermieri, la demouasella \u00e9 le-s-arlequeun,<\/em> ecc\u2026) possono aggiungersi al gruppo.<\/p>\n Questa manifestazione, apparentemente spontanea, segue delle regole precise e necessita di una lunga organizzazione assicurata da un Comitato. Il gruppo delle maschere segue un itinerario prefissato e, preceduto dai musicanti (joueur<\/em>), danzando e scherzando con la popolazione, rende visita a tutte le case. Qui la gente accoglie il gruppo offrendo da bere e da mangiare; le maschere suonano e danzano in onore dell\u2019ospite e si fanno riconoscere togliendosi la maschera. Il giro continua fino ad esaurimento. L\u2019ultima domenica, il comitato organizzatore offre a tutti i convenuti il minestrone, salsicce, formaggi e vino a volont\u00e0. Il finanziamento della manifestazione, oltre ai contributi spontanei della popolazione, proviene da una pesca di beneficenza.<\/p>\n A Sorreley, attualmente, il carnevale si svolge a due riprese: due domeniche prima della domenica grassa si fa nelle frazioni di Veynes e Maillod, il sabato e la domenica precedenti la domenica grassa nelle restanti frazioni. Un gruppo di teatro, Le badeun de Choual\u00e8y<\/em>, si \u00e8 costituito nel 1992 e, in occasione del carnevale, recita in patois pezzi scritti dal gruppo stesso. Da alcuni anni, il gruppo risponde anche a parte dei numerosi inviti a rassegne carnevalesche, in Valle d\u2019Aosta ed altrove, soprattutto in Piemonte.<\/p>\n Come gi\u00e0 detto non esiste alcuna documentazione scritta sulle origini del carnevale di Sorreley. Gli anziani ricordano con nostalgia le manifestazioni carnevalesche attorno agli anni \u201830: un carnevale \u201cpovero\u201d, sottolineano tutti, ma gi\u00e0 con i principali personaggi attuali e con lo stesso rituale della visita a tutte le famiglie. L\u2019accoglienza era sempre calorosa, anche se i \u201cdoni\u201d erano modesti: un bicchiere di vino, qualche uova che sarebbero servite la sera per la patchocada (bevanda a base di vino, uova sbattute e zucchero) o una bella frittata.<\/p>\n Dopo una lunga interruzione, nel 1955 un gruppo di giovani di Sorreley decise di rilanciare l\u2019antica tradizione. Furono acquistate delle landzette<\/em> di seconda mano nella Valle del Gran San Bernardo dove la tradizione non aveva subito interruzioni e il carnevale riprese il suo corso. All\u2019inizio erano una quindicina di landzette<\/em>, con alcuni altri personaggi tradizionali (il dottore, lo viou \u00e9 la vieille<\/em>). Poi il numero delle landzette<\/em> aument\u00f2 progressivamente e gli altri personaggi si aggiunsero (l\u2019orso e il domatore, il diavolo, la damigella e gli arlecchini).<\/p>\n Attualmente il gruppo di Sorreley \u00e8 probabilmente il pi\u00f9 numeroso fra tutti e la manifestazione ha assunto delle dimensioni inimmaginabili all\u2019inizio. La popolazione partecipa attivamente e l\u2019accoglienza nelle case \u00e8 divenuta una sorte di gara per offrire alle maschere cibi e bevande di tutti i tipi. Resta invariato il piacere di incontrarsi, di fare festa insieme secondo un rito antichissimo che ha saputo rinnovarsi per adattarsi ai tempi.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" in Lo carnaval de Chouel\u00e8y, Imp. 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